15 OTTOBRE 2014

Civilleri / Lo Sicco presentano

BOXE – ATTORNO AL QUADRATO

inizio spettacolo ore 21.30
ingresso gratuito

Regia: Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
testo: Enrico Ballardini
attori: Filippo Farina, Dario Mangiaracina, Mariagrazia Pompei
Veronica lucchesi, Gisella Vitrano, Stefania ventura, Quinzio Quiescenti
distribuzione: Giusi Giardina
produzione: Fondazione Pontedera Teatro
in collaborazione con Scenica Frammenti,Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma,
Associazione UddU

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Il luogo è il ring, privato del quadrato e di tutto ciò che serve per l’incontro.

È il luogo svuotato di senso. Ci troviamo davanti al momento che segue ogni incontro, ogni KO del pugile.
Accade al pugile di finire al tappeto e di non rialzarsi, di vivere quel buio scandito dai secondi dell’arbitro e dimenticarli.
Accade al team di osservare il pugile che ha scelto, cresciuto, allenato, sostenuto per anni, finire al tappeto.

Quando il Pugile entra nel ring e sale sul quadrato non è solo. Attorno a lui c’è il Team. Il Pugile è l’unico che combatte, che pone se stesso come campo di battaglia che rischia la vita nella lotta per la lotta, ma non è un gesto per sé. Il Pugile rappresenta la scelta, la filosofia di vita, la visione della lotta e l’etica dell’intero Team.
Il KO del Pugile si porta al tappeto anche il Team. Tutto cade.

La ciclicità del sistema e l’assuefazione alla sconfitta con il senso di vuoto che l’ accompagna, caratterizza la visione che abbiamo di questo mondo, quello attorno al quadrato, in cui il vuoto altro non è se non l’attesa, ciò che soggiace. Ad ogni caduta segue la scelta di un altro uomo e un percorso per creare il pugile.
La gravità, la spinta verso il tappeto, incide con grande forza sugli uomini e sugli oggetti, tranne che su un piccolo uomo pieno di vita, estraneo alle relazioni del Team. Questo “piccolo papà” non conosce la Boxe, arriva quando l’incontro è finito, sugli applausi per il vincitore, e va via accompagnato dalle grida di incitamento del pubblico, quando il prossimo incontro sta per iniziare. Accade che il Team lo scelga.

Accade che il Team, in questo mondo svuotato e paludoso, agisca per inerzia con l’obiettivo di rimettere in moto la macchina ormai impantanata. Nessuna volontà, nessuna idea sostiene la scelta, tranne quella di mantenere saldo il sistema con ostinazione.
Tra le pareti sorde di questa periferia attorno a un quadrato assente, riecheggia la domanda:
se il sistema non funziona, perché ostinarsi a cercare di mantenerlo in piedi? Chi sono coloro a cui giova questa assuefazione all’estrema abitudine e che spingono chi gli sta attorno a farsene carico?

Il “piccolo papà” eletto rappresentante del nulla che lo circonda, stretto nella morsa di un sistema in caduta, si rende conto di andare verso una sicura sconfitta.
Sale sul quadrato e decide di usare quel palcoscenico nell’unico modo possibile, l’atto estremo di suprema protesta.
(Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco)