domenica 7 febbraio 2016, ore 17.30

Teatro dei Venti

Il gatto e la volpe (prima)

liberamente tratto da “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi

Con Oksana Casolari e Beatrice Pizzardo. Drammaturgia, voce narrante e assistente alla regia Alessandra Amerio. Scenografie e costumi Oksana Casolari e Beatrice Pizzardo. Illustrazioni e video Beatrice Pizzardo. Regia Stefano Tè. Una produzione Teatro dei Venti.

Compagnia in residenza dal 1 febbraio

“Pinocchio incontrò per la strada una Volpe zoppa da un piede e un Gatto cieco da tutt’e due gli occhi che se ne andavano là là, aiutandosi fra di loro, da buoni compagni di sventura”.

Il Gatto e la Volpe entrano in scena e insieme a loro gli spettatori potranno rivivere le mille avventure del famoso burattino Pinocchio. Un pezzo di legno curioso e pieno di voglia di vivere. Un quasi bambino che sbaglia, racconta bugie, sbaglia ancora, è disobbediente e attratto dai balocchi. Il Gatto e la Volpe saranno sempre con lui, lo vedranno ridere, piangere, fare i capricci, scappare, sperare, lo vedranno crescere, imparare, diventare un bambino vero, acquisire coscienza e responsabilità. Uno spettacolo per bambini e ragazzi, ma adatto a spettatori di tutte le età, rilettura del classico della letteratura italiana “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi.

Perché questa è la storia di Pinocchio: il racconto della formazione di una coscienza. Sono tanti i personaggi che intervengono nel cammino di crescita del burattino, sono quasi tutti animali, come ogni fiaba che si rispetti, e aiuteranno il protagonista (a volte facendo il suo bene e a volte ostacolandolo) a riconoscere il male e il bene, ad imparare la pazienza, l’altruismo, la lealtà, la riconoscenza. Chissà se anche il Gatto e la Volpe, i malandrini più famosi della letteratura, trarranno beneficio da questo viaggio incredibile? Come nel testo originale di Collodi, il linguaggio dello spettacolo è semplice e accessibile a tutti e porta in scena motti e proverbi che fanno parte della cultura italiana sin dal Risorgimento.