Andiamo avanti, a testa alta.

Non ci fermiamo, perché fermarsi vorrebbe dire perdere una partita troppo importante. Chi fa cultura in questo paese ha una responsabilità enorme, ha la responsabilità di seminare qualcosa di buono in sterminati campi abbandonati. Faremo di tutto per far nascere buoni frutti.

Per fortuna non siamo pochi, il Collinarea lo ha dimostrato, siamo vivi e pronti a tutto. Anche perché, parliamoci chiaro, rinunciare allo spettacolo per noi sarebbe un po’ come rinunciare a noi stessi.

Eccoci puntuali a presentare una stagione. Nome oggi ancora più appropriato e ricco di significati, perché di stagione si tratta quando si pensa ad un cartellone di eventi e sempre di stagione si parla quando si pensa ad un periodo; ebbene, questo periodo ce lo ricorderemo negli anni perché rantoliamo nel buio eppure non ci perdiamo.

Crisi? Certo! E allora rincariamo la dose, convinti che in una stagione (appunto) di crisi, investire sulla cultura sia una delle cose migliori che possa fare la politica e la gente stessa. Poveri di denaro ma ricchi d’animo e coscienza è pur sempre meglio che poveri in tutti i sensi. Rincariamo la dose, dicevamo, e proponiamo un RossoScena suddiviso in tre belle sezioni. Una musicale, una di teatro ragazzi ed una classica teatrale serale.

A partire dal 18 Novembre il teatro di Lari sarà casa di concerti, soprattutto di giovani band che faticano a trovare spazi, accompagnate da qualche nome noto del panorama musicale; ma i noti arriveranno da Gennaio in poi e preferiamo non fare anticipazioni. L’appuntamento con la musica sarà di Giovedì, a parte l’apertura, e quello con il teatro di Venerdì sempre accompagnato da del buon vino e qualcosa da mangiare, proprio per ricreare una convivialità da noi tanto amata e sempre vissuta in occasione dei nostri ritrovi organizzati. Proprio perché il teatro di Lari deve essere una casa, abbastanza calda per passare un piacevole inverno. Proprio perché Lari è un luogo, per noi IL luogo.

Da Gennaio continueranno gli appuntamenti con concerti e spettacoli, ma non siamo ancora in grado di pubblicare il programma, e si aggiungeranno anche le domeniche pomeriggio per i ragazzi, con compagnie che rimarranno anche il lunedì e martedì a proporre i matiné per le scuole e questo programma invece è già consultabile.

Un passo alla volta, visti i tempi, senza mai retrocedere ma costantemente con lo sguardo dritto davanti a noi per raggiungere i nostri sognati traguardi. Alle persone che ci seguono chiediamo ogni tanto qualche spinta e un’affettuosa attenzione nel sostenerci, ora più che mai.

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RossoScena sarà aperto il 18 Novembre da uno spettacolo particolare, ovvero Foco Theory di Fupete e Pentolino’s Orchestra, progetto curato da Erika Gabbani, un concerto audio visivo dove i disegni dal vivo di Fupete animeranno le arie del concerto, facendoci immergere in una dimensione insolita e surreale.

Il 24 Novembre si proseguirà con il rock della giovanissima band dei Venus in furs, ventenni di oggi che si rispecchiano nei ventanni di coloro che hanno fatto la storia della musica, costruita sui disagi di una vita “preoccupata” per tutto quel che accadeva e per tutto quel che accade. I Venus presentano il loro nuovo album Siamo pur sempre animali.

Il 25 Novembre è la volta della compagnia Nerval Teatro, guidata da Maurizio Lupinelli, uno degli artisti più istrionici del panorama teatrale italiano. Psicosi delle 4 e 48 è un viaggio interiore ispirato dalle opere della Kane, una lotta col proprio malessere, il malessere dell’uomo, così poco considerato dall’azione scellerata, quotidiana, del potere.

Il 27 Novembre il Teatro dei Venti, una delle compagnie più impegnate in ambito di teatro sociale, presenta Senso Comune, spettacolo finalista del premio Scenario, un’opera onirica che prende forma dall’unione di tre dimensioni: Scampia, quartiere all’estrema periferia Nord di Napoli, è il luogo più vicino all’immaginario dello spettacolo. La periferia  è la dimensione spazio. La vita è la dimensione fisica. L’attesa è la dimensione tempo.

l primo dicembre vuol dire RHumornero, dopo aver aperto i concerti a Marlene kuntz, Baustelle, Verdena e  Deep Purple ci presentano il loro secondo album “il cimitero dei semplici”. i temi sono un concentrato di attualità tra colori scuri,umorismi neri e disillusioni dei tempi moderni, un misto di rock,pop,metal assemblati ad inedite proiezioni video per un live ricco di sorprese e atmosfere dark.

L’8 Dicembre in scena i Supramonte con le loro rivisitazioni su Fabrizio De Andrè, un concerto bellissimo che ripercorre molte delle tappe fondamentali del grande cantautore italiano.

9 Dicembre Il piccolo miracolo della compagnia Cespuglio Potato. Spettacolo musical-teatrale liberamente ispirato a “Il primo miracolo di Gesù Bambino” del “Mistero buffo” di Dario Fo, di e con Sandro Ceccanti (voce narrante) e Roberto Molesti (tastiere). Delirio e poesia, per raccontare con dolcezza e irriverenza una storia spogliata quasi completamente del suo senso politico originario per mettere in risalto la sua religiosità.

Il 15 Dicembre i NUT, una band giovane con tanta personalità, recensita splendidamente dalle riviste più importanti di settore. Recentemente è uscito il loro nuovo lavoro Gravità Inverse per la realizzazione del quale la band si è avvalsa di importanti collaborazioni come quelle di Giulio Ragno (Teatro degli Orrori, One dimensional man, ZU), Nicola Manzan (Bologna Violenta)  e Marina Mulopulos (Almamegretta, Malfunk, Tilak). I Nut si formano nel novembre 2009, spinti da un bisogno comune di creare la propria musica sperimentale,dal suono unico e caratterizzato da una forte identità.

Il 16 Dicembre il Quartetto Barone, ovvero il blocco storico di Scenica Frammenti, porterà in scena la Farsa, in uno spettacolo teatralpopolare  dalle sensazioni pure e nostalgiche. Abbiamo sentito l’esigenza di ritornare agli arbori, a quando il teatro raccontava la società prendendosi in giro, in modo grottesco talvolta, mettendo in evidenza l’arte e la bravura dell’attore nel gioco teatrale. Vincenza Barone è la protagonista storica di questo spettacolo dove interpreta Raffaelino, personaggio vestito per la prima volta subito dopo la guerra.

Il 22 Dicembre, la band al femminile delle Shootin’s stars. Le tre ladies sono riuscite negli anni a raggiungere un suono personale dall’impatto diretto, sostenuto da testi (in inglese e italiano) dal forte valore comunicativo. Parzialmente influenzate dal dark wave, dal blues e da musicisti come Tuxedomoon, P. J. Harvey, Radiohead, Beatles, le shootin’ stars con un vasto repertorio di brani originali e performance intriganti sanno avvolgere e stregare gli ascoltatori.

L’anno si chiude il 29 Dicembre con i Betta Blues Society, stimata band pisana il cui repertorio è incentrato sulla promozione dei brani originali e sul blues anni 20/30 (JB Lenoir, Memphis Minnie, Sister Rosetta Tharpe, Ma Rainey) con alcuni tributi ad artisti blues più moderni, comunque riletti in chiave rurale con l’utilizzo di sola strumentazione acustica e sempre all’insegna del coinvolgimento del pubblico.

Leggi le schede complete degli spettacoli nella pagina della stagione

DA GENNAIO UN NUOVO PROGRAMMA CHE DURERà FINO A MAGGIO.

A tutti gli spettatori verrà offerto un bicchiere di buon vino della Tenuta di Ceppaiano!!