Stagione teatrale 2025
Prossimi Spettacoli
NARRAZIONE PERFORMATIVA
Bianco come il carbone
a cura di Tommaso Pasquini con Federica Chiusole e Jacopo Giacomoni
Gio. 24 aprile
Ore 21:00
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Il trentino Bruno Ianes si trova in Francia meridionale come semplice soldato del regio esercito italiano quando l’8 settembre del ’43 lascia lui e migliaia di soldati italiani ad affrontare, da soli, le conseguenze delle scellerate scelte del regime fascista e il crollo dello Stato italiano.
Sbandato, come soldato, cittadino, uomo, da quel momento la sua vita diviene una continua ricerca di mete: familiari, lavorative, sentimentali. Sempre sfiorate, mai raggiunte. Finché un giorno tutto sembra trovare un approdo grazie a un luogo, il Belgio; e a una donna, Marcella.
Passionale, istintiva, anti-conformista: con queste premesse la società trentina del secondo dopoguerra non ti accetta facilmente, soprattutto se sei una donna. E se tra i tuoi obiettivi non primeggiano matrimonio e famiglia, ma canto lirico e viaggio, tutto appare ancora più duro. Finché un giorno non scopri che il Paese a cui dedichi tutte le tue canzoni si trova oltre le Alpi: il Belgio; e l’uomo con cui vorresti fuggirvi un nome: Bruno.
Questo spettacolo è la storia del loro sogno.
Il progetto “Bianco come il carbone” è nato con l’intento di mettere insieme professionalità e discipline diverse per tornare, in maniera nuova e originale, sui temi dell’emigrazione trentina (e italiana) in Belgio dal 1946 (l’anno dei noti trattati bilaterali tra Italia e Belgio sul carbone) in poi.
La performance è incentrata sull’emblematica storia di Bruno Ianes, sbandato dopo il ’43 in Francia, poi partito da Trento per lavorare come minatore in vari siti minerari tra Liegi, la zone minerarie del Limburgo e Hornu (dove scampa al noto incidente minerario di Marcasse) e le vicende della moglie Marcella, cantante lirica dilettante, che lo raggiunge presto per restare al suo fianco. Il progetto propone un parallelo tra due iter migratori, uno al femminile e l’altro al maschile, per far emergere degnamente, divulgandole in modo nuovo e originale, i tratti complessi delle dinamiche migratorie tipiche di quegli anni (e non solo), anche da una prospettiva di genere.
Ingresso EUR 10,00

Teatro
Binario Vivo in L’ultima lettera
di Yanez
Testo Annick Emdin
Regia Carlo Scorrano e Annick Emdin
Con Cecilia Casini, Francesco Pelosini
Luci Attila Horvath
Dom. 27 aprile
Ore 21:00
Ingresso EUR 10,00
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Che cosa c’è nella mente di un uomo che sta per morire? Che cosa c’è nella mente di una ragazza che sta per dare alla luce una nuova vita?
Da una cella di via Tasso un partigiano, Bruno, scrive una lettera nella mente alla sua Titti. È la notte precedente all’esecuzione. Dalla solitudine in cui si trova, piena di pensieri, di speranze ed enormi paure, incinta di lui, Titti risponde. Ma per quanti muri e distanze la guerra possa mettere tra di loro, nelle loro menti sono insieme, e il loro carteggio immaginario profila un intreccio di storie: quelle delle loro vite, e quella d’Italia nei terribili anni del ventennio prima e dell’occupazione nazista poi.
Nella mente, tutto si mescola: il presente della cella e delle torture, dei treni presi e delle paure,
ma anche i ricordi della scuola, i momenti d’amore, i libri letti assieme e le piccole parole, le azioni di lotta, i proiettili sparati ed i giochi d’infanzia.


Andrea Cassini / InLari.eu
una scuola di metodo e di pensiero
Scuola di Teatro
Sapersi mettere in gioco, ascoltando corpo e mente, lavorando con le emozioni tralasciando i “meccanismi” quotidiani a favore di uno spazio dove esprimere la creatività e la sana follia, possa riportarci allo stato naturale delle cose, ritrovando insieme uno spirito di comunità attiva. Ed è questa la comunità fatta da professionisti, utenti, abitanti, che da anni nutre a Lari quella che è definita anche da operatori e spettatori “una scuola di metodo e di pensiero”.
Teatro Comunale di Lari
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Dal 19 ottobre prende il via la prima parte della stagione teatrale ottobre-dicembre 2024
