
Scenari Visibili “Patres”
testo e regia Saverio Tavano
con Dario Natale e Gianluca Vetromilo
foto di scena Gianfranco Ferraro, Angelo Maggio, Pasquale Cimino
video Andrea Aragona
Con il supporto della Regione Calabria produzione Residenza Teatrale Ligeia Lamezia Terme/Scenari Visibili.
Premio Pradella 2018 Teatro dei Filodrammatici Miglior spettacolo festival Inventaria 2014
Premio contro le mafe del MEI 2014 Secondo premio al Festival Teatrale di Resistenza Museo Cervi
L’impossibilità di un rapporto tra un padre e il figlio cieco, l’impossibilità di incontro, di affiliazione. Un padre che fugge per sempre, per le spiagge esotiche di Santo Domingo, e un figlio paralizzato dall’attesa davanti all’orizzonte attende in Calabria, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.
L’impossibilità di un rapporto tra un padre e il figlio cieco, l’impossibilità di incontro, di filiazione. Un padre che fugge per sempre, per le spiagge esotiche di Santo Domingo, e un figlio paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte attende, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.
Questo padre Ulisse senza patria lo lega ad una corda perché potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto non trova il coraggio della testimonianza. Un Telemaco dalla lunga attesa, ma l’attesa è dinamica, è erranza, è rischio. Il mare, discreto spettatore, scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che non è in grado di restare/tornare a casa.L’impossibilità di un rapporto tra un padre e il figlio cieco, l’impossibilità di incontro, di filiazione. Un padre che fugge per sempre, per le spiagge esotiche di Santo Domingo, e un figlio paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte attende in Calabria, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.
Questo padre Ulisse senza patria lo lega ad una corda perché potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto non trova il coraggio della testimonianza. Un Telemaco dalla lunga attesa, ma l’attesa è dinamica, è erranza, è rischio. Il mare, discreto spettatore, scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che non è in grado di restare/tornare a casa.a di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che non è in grado di restare/tornare a casa.