Scenica Frammenti

La Farsa, scherzi comici grotteschi per RossoScena

TEATRO DI LARI
venerdì 24 novembre ore 21.30, La purga di sale inglese
venerdì 22 dicembre ore 21.30, I tre disperati
sabato 20  gennaio ore 21.30, Veleno per topi e Al ristorante
venerdì 23 febbraio ore 21.30, La stanza affittata a tre
venerdì 30 marzo ore 21.30, La sposa e la cavalla e Mezz’ora di guai
venerdì 20 aprile ore 21.30, Amore e commedia

 

 

da un’idea di Franco Seghizzi

con Walter Barone, Eros Carpita, Gabriella Seghizzi, Iris Barone e Vincenza Barone nel ruolo del capocomico “Raffaelino”

Regia Loris Seghizzi

In occasione di RossoScena 2017/2018, in via del tutto straordinaria, Scenica Frammenti presenta un ciclo di spettacoli dedicati alla farsa.
Sei appuntamenti d’eccezione che faranno rivivere al pubblico un genere di spettacolo che non esiste più e che solo Scenica Frammenti può portare in scena perché è stato tramandato di generazione in generazione.

Nell’immediato dopo guerra Franco Seghizzi creò numerose farse, skeatchs, macchiette, originali, oltre a canzoni e scanzonate del repertorio napoletano e siparietti, talvolta prendendo spunto dal “Teatro dell’Arte” e più precisamente dalle opere di Scarpetta ed Eduardo De Filippo, che ebbero un grande successo per la loro originalità, messe in scena per anni in varie piazze, scuole e teatri di tutta Italia. A distanza di sessant’anni il risultato non cambia, ma anzi si adatta alle nuove espressioni teatrali e si veste di una luce ironica che dà ampio spazio a metafore inerenti l’attuale condizione di vita in cui ci muoviamo.

Le opere sono centrate, come sempre, sulla figura di Raffaelino, interpretato da Enza Barone (già Mary Arden nel musical R&G e nonna narrante in Atroce Favola, protagonista angosciosa di Gaslights, interprete di se stessa in Memoria e Ultimo Atto, prima donna in Fuochi nella notte); è lei la prima attrice del gruppo con ottanta anni di esperienza da assoluta protagonista dalle innumerevoli risorse artistiche.

Le sue interpretazioni nelle opere “impegnate” e la facilità con la quale riesce a passare dal ruolo drammatico a quello di capocomico, la portano ad entrare appunto nelle vesti di “Raffaelino”, personaggio che tutt’oggi, a distanza di decenni, conserva tutta la magia di un tempo.

E’ questa una figura permeata di comicità grottesca non scevra da una certa malinconia, che con la sua azione pantomimica sa dosare sapientemente momenti di ilarità spassosa con altri di velata drammaticità.