Mauro Barbiero / Carolina Migli / Riccardo Buscarini in “Cavalli”
Mauro Barbiero / Carolina Migli / Riccardo Buscarini
in
“Cavalli”
Compagnia in residenza dal 13 marzo. L’evento è una prova aperta gratuita. Lo spettacolo debutterà in Collinarea Festival del Suono 2023 in prima assoluta.
(teatro danza)
tratto da “Non si uccidono così anche i cavalli” di Horace McCoy
con Mauro Barbiero, Carolina Migli
testi Mauro Barbiero, Carolina Migli
regia Mauro Barbiero
direzione del movimento Riccardo Buscarini
luci Alessandro Gelmini
immagini del progetto e video Sam Bateson
In una scena scarna e lugubre, appena illuminata a ricordare un ring, tre coppie raccontano il loro vivere durante una maratona di ballo.
Non conosciamo i loro nomi, ma solo i numeri con cui gareggiano per un premio finale di 1000 dollari: l’unico loro obiettivo è quello di rimanere l’ultima coppia in piedi sulla pista.
Dapprima ballando, poi semplicemente dondolandosi senza sosta uno contro l’altra, appoggiati per non cadere a terra, i personaggi si trascinano con i loro sogni già infranti: per loro non c’è speranza, la gara è l’ultima chance da provare per rimanere a galla.
Due attori interpretano le tre coppie in scena: un’attrice e un ex ufficiale di marina, una donna incinta ed il compagno, ed infine Robert e Gloria, due comparse del cinema, su cui, da spettatori, siamo portati a focalizzarci. Lei giovane attrice mancata, lui ancora senza una propria identità, entrambi in disperata ricerca di visibilità e riconoscimento – come artisti ma ancor più come esseri umani – in un momento storico, quello della Grande Depressione, veramente difficile per tutti, in particolare per i giovani, più propensi a partecipare ad eventi di questo tipo.
La maratona di ballo appare fin da subito – dal casting, ai primi giri di pista, che includono persino una gara di corsa – non come una competizione, ma come uno show grottesco e crudele in cui i partecipanti vengono umiliati ed esasperati da un impresario senza scrupoli che funge da deus ex machina come un moderno Grande Fratello, e da un pubblico ugualmente gretto che osserva gli eventi facendo da un lato il tifo per i propri favoriti, dall’altro aspettando la loro caduta… come in un’arena.
Robert e Gloria si incontrano quasi per caso in quello che sarà il loro viaggio temporale più significativo e decisivo del loro destino, una gara di ballo, e si immolano, quasi vittime sacrificali di loro stessi, in cambio di sopravvivenza. Entrambi giocheranno fino all’ultimo respiro in un viaggio dove la morte diventa consapevolezza, conforto, liberazione.